Per ascoltare storie e leggende di antiche pievi e segreti manieri,
austeri sacerdoti, oscuri viandanti,
e riscoprire il valore di uomini quasi dimenticati,
per udire il sussurro di strane e misteriose creature,
per tramandare, nel ripetersi delle stagioni,
i riti di un lavoro umile e paziente
e riscoprire il fascino della nostra storia e della nostra cultura,
per trasmettere la conoscenza e il sapere
perché nulla, nella nostra memoria,
vada perduto …
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Gianni Ronconi
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...Ed è da una cava che l’autore comincia il suo racconto fotografico, ricco di suggestive e significative immagini in bianco e nero, sulla storia della Pietra in Casentino, sviluppandone il cammino attraverso cinque capitoli, come in una documentazione cinematografica, con un linguaggio nitidissimo e di grande poesia.
Si parte dalla cava per descrivere quanto è stato fatto in Casentino dai maestri scalpellini dai tempi remoti ai nostri giorni per tornare, da ultimo, alla cava per una nuova partenza di futuri scalpellini...
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Alboino Seghi
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L’uomo e la pietra
Di pietra scalpellata sono tanti tabernacoli,
minuscoli oratori poggiati su colonne,
che l’uomo ha posto ai crocicchi dei sentieri di campagna,
a protezione dei raccolti, come segni di confine,
come invito alla preghiera.
Nei sagrati delle chiese e nei chiostri dei monasteri,
che hanno pietre coi segni dello scalpellino,
vanno in fila, col capo basso nascosto nel cappuccio,
i frati e i monaci nel salmodiare sussurrato,
quasi silenzio nei silenzi delle albi e delle notti.
I vicoli pietrosi dei borghi medievali
accolgono gli sciami dei ragazzi
e gli echi degli strilli si rincorrono fra le pietre antiche.
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La pietra è forza, potere e sacralità,
da quando l’uomo l’ha “domata”.
Lui vive con lei e in lei,
protezione, focolare e altare.
Alboino Seghi